
Lunedì si è consumata l'ultima sfida Italia-Francia, l'ennesima... Risultato a parte (mon Dieu, l'Italie a battu la France...AH AH AH!), quello che vorrei sottolineare è la poca simpatia che da sempre caratterizza i rapporti con i nostri cuginetti d'oltralpe. Tralasciando l'ambito calcistico (dove per altro non ci hanno mai risparmiato critiche e derisioni varie, che a mio avviso nascono più dall'invidia che non da un senso critico obiettivo!), tanti sono i settori in cui, ormai da anni, si consumano lotte più o meno nascoste: cucina, cultura, moda, donne.... Senza voler ripercorrere la storia dei due paesi (non dimentichino, i cari cugini francesi, che fin dai tempi dell'antica Roma hanno iniziato, per così dire, a piegarsi alla superiorità italica...Caesar docet!), basta dare uno sguardo ai suddetti ambiti per rendersi conto che la loro presunta "supremazia" non ha degli effettivi riscontri nella realtà! Parliamo di moda: la nostra obiettività ci permette di riconoscere il genio e la creatività di alcuni grandi maestri francesi, ma il loro ottuso campanilismo, invece, li porta a disdegnare i nostri Armani e Valentino di turno, relegandoli al ruolo di sartorie dozzinali se si osa paragonarli alle loro "divinità". Vogliamo parlare del cibo? Beh, la cucina italiana, riconosciuta e apprezzata in tutto il mondo, è messa alla stregua dei popolari fast food al cospetto della superlativa nouvelle cousine francese. Non parliamo della cultura e degli stili di vita poi: rozzi, "caciaroni" e ignoranti, niente a che vedere con gli aristocratici e raffinati cervelli d'oltralpe. E le donne non si illudano di essere esentate da questa barbara (mai termine più appropriato!) flagellazione: le creature dalle fattezze più perfette ovviamente calcano terra francese e non lo sporco suolo italico. Bene. Le nostre rivincite ce le siamo prese tutte quante. Da anni, oltreoceano, spopola la moda di tutto ciò che è made in Italy (o che almeno ne ha una parvenza). Dai vestiti alle scarpe, dal cibo alle opere d'arte, senza dimenticare l'amore per i nostri luoghi che spinge molti vip a cercare degli angoli privati di Paradiso nel nostro bel Paese! Saremo anche pigri e poco aristocratici, spesso alla ricerca di scorciatoie ed éscamotage per faticare di meno (in fondo, non si parla di ingegno e astuzia in questo caso???), ma è con orgoglio e con foga tutta italica che il nove luglio di due anni fa abbiamo sventolato il nostro tricolore dopo la vittoria dei gladiatori della nazionale Italiana contro i galletti bleus!!! Ed è con un altrettanto forte senso di appartenenza che abbiamo esultato dopo la qualificazione ai quarti di finale di questo campionato europeo di calcio, soprattutto perchè il contraltare della nostra vittoria è stata la penosa eliminazione dei francesi. Quindi, che si vantino pure di doti che, a loro dire, noi non avremo mai; tenetevi pure le stelle della vostra cucina, madame Carla (che peraltro ci è sempre stata un pò antipatica) e i quadri che Leonardo da Vinci vi ha gentilmente donato: noi vi guardiamo sorridendo e senza invidia, accarezzando pigramente la coppa del mondo e mandando un ultimo bacio al povero Domenech, in attesa di altre tacche da aggiungere ai nostri cinturoni.